L’ARGENTO, COME SI LEGA, TITOLO O MILLESIMI
L’argento, simbolo chimico Ag, numero atomico 47, peso specifico 10,5, è un elemento chimico che si presenta in natura sia puro che sotto forma di minerale (argentite). Viene usato in gioielleria, argenteria, per il conio di monete e medaglie e nella fotografia.
Fa parte del gruppo “metalli nobili”, ossia quei metalli che hanno le seguenti caratteristiche chimico-fisiche:
1) Non si ossidano all’aria e all’acqua
2) Sono inalterabili nel tempo
3) Non si combinano facilmente con altre sostanze
4) Resistono bene agli acidi.
In chimica i metalli che vengono considerati nobili sono: oro, argento, platino, palladio, rutenio, rodio, osmio, iridio.
Conosciuto fin dall’antichità, in greco significa “bianco splendente”. È un metallo bianco lucente, tenero, duttile e malleabile ed è il migliore conduttore di calore ed elettricità fra tutti i metalli.
Allo stato puro è molto tenero e quindi viene utilizzato in lega prevalentemente con il rame e in certi casi con l’alluminio.
Essendo un metallo nobile non ossida e viene impiegato anche nell’industria farmaceutica per le sue proprietà antisettiche, viene attaccato dall’acido nitrico, dallo zolfo e dai suoi composti.
Vengono estratte nelle principali miniere mondiali circa 10.000 tonnellate all’anno di Ag, i maggiori giacimenti in USA, Canada, Spagna, Bolivia, Norvegia.
Caratteristiche chimico – fisiche – tecnico – meccaniche
Ha una temperatura di fusione allo stato puro di 960°C e un’ottima conducibilità termica ed elettrica, con una buona resistenza agli sforzi (carico di rottura 40 Kg/mm2 ), si salda con facilità, è molto tenero e tenace ed è facilmente modellabile perché molto duttile, queste due proprietà chimiche indicano la capacità del metallo di essere ridotto in lastre e fili.
Nel comparto orafo-argentiero l’argento viene legato con il rame e i titoli* principali più usati sono: 800/1000, 900/1000, 925/1000, il primo usato in argenteria prevalentemente per le sue proprietà meccaniche e la sua durezza, per posate, vasellame, servizi da the e caffè, il secondo così detto argento da conio, per medaglie, monete ed alcuni oggetti ornamentali, l’ultimo definito argento di qualità per gioielli e monili da indossare; e in questi ultimi 50-60 anni è stato spesso usato anche allo stato puro, per la sua colorazione splendente, per realizzare oggetti e gioielli d’artista, ovvero vere proprie opere d’arte contemporanea.
Altri impieghi dell’argento nell’industria e artigianato sono: l’argentatura processo galvanico per rivestire altri metalli e lo stesso argento, per fare specchi, e utilizzato in fotografia perché i sali di argento (bromuro di argento) sono sensibili alla luce.
*Si chiama TITOLO la quantità di metallo puro presente nella lega.
Il TITOLO si può esprimere in CARATI oppure in MILLESIMI.
In Italia è obbligatorio specificare il titolo sugli oggetti preziosi mediante un punzone o marchio che specifica il quantitativo di metallo puro contenuto nell’oggetto. Queste legislature possono variare da stato a stato.
Per l’Ag solitamente si usa esprimersi in millesimi es 800/000 o 925/000, ciò significa che in una lega di Ag di gr. 15 a 925/000 sono contenuti gr. 13,87 di Ag puro e gr. 1,13 di Cu puro, altresì, in una lega di Ag di gr. 15 a 800/000 sono contenuti gr. 12,00 di Ag puro e gr. 3,00 di Cu puro.
L’argento puro si quantifica con la dicitura di 999,9/000.
COME SI PREPARA UNA LEGA?
La formula per preparare una lega d’argento è molto semplice, avendo 13,87 gr. di Ag puro quanti gr. di Cu (Rame) dobbiamo aggiungere:
Peso Ag puro x 1000 : titolo = Ag legato
Ag legato – Ag puro = Cu
es. 13,87 x 1000 : 925 = 14,99 (15,00)
15,00 – 13,87 = 1,13
in conclusione per legare 13,87 gr di Ag puro dobbiamo aggiungere gr.1,13 di Cu (Rame)
e se vogliamo sapere quanto Ag e quanto Cu è contenuto in gr. 15 di lega 925/000?
Peso Ag legato x titolo = Ag puro
Peso Ag legato – Ag puro = Cu
15 x 925 = 13,87
15 – 13,87 = 1,13
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